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baj. baj chez baj
luogo:palazzo reale, milano
progetto:umberto zanetti - zda zanetti design architettura
committente:comune di milano-cultura con palazzo reale ed electa
progetto illuminotecnico:umberto zanetti - zda zanetti design architettura, Viabizzuno
foto:lorenzo palmieri courtesy of electa
ad un anno di distanza dall’inaugurazione della mostra ‘gabriele basilico. le mie città’, Viabizzuno è tornata dall’8 ottobre 2024 al 9 febbraio 2025 a palazzo reale con ‘baj. baj chez baj’, la mostra promossa da comune di milano-cultura e prodotta da palazzo reale con electa che ha celebrato enrico baj nel centenario dalla sua nascita, maestro della neoavanguardia italiana e internazionale. curata da chiara gatti e roberta cerini baj, la mostra ha ripercorso le fasi, i temi e i personaggi della produzione artistica di baj dagli anni cinquanta all’inizio del nuovo millennio, contando quasi cinquanta opere organizzate in dieci sezioni tematiche. l’allestimento, progettato da umberto zanetti - zda zanetti design architettura, è stato pensato per armonizzare le opere dell’artista e il suggestivo contesto architettonico. la progettazione della luce ha quindi significato per Viabizzuno trovare delle soluzioni che permettessero di illuminare correttamente le opere d’arte e allo stesso tempo valorizzare i volumi e le preziose caratteristiche storiche delle stanze di palazzo reale. nella sala del lucernario, lo spazio che per primo ha accolto i visitatori alla mostra, si trovava ‘apocalisse’, un polittico di quasi cento metri quadrati circondato dal binario microtraccia con faretti trentotto ed ecomini, la cui illuminazione si è integrata con la luce proveniente dall’apertura ottagonale sul soffitto, sopra al quale vi è una sala del museo del novecento. ai lati dello spazio, traccia terra con faretti trentotto illumina elementi espositivi quali manifesti, didascalie e pannelli. catenaria di luce serpentine attraversava lo spazio della maestosa sala delle cariatidi: la facile regolabilità dei faretti ha permesso di realizzare puntamenti precisi e dedicati ad ogni singola opera esposta sui pannelli in legno realizzati da UniFor. i cavi di catenaria sono poi stati ancorati a quattordici pali di 4,5 metri posti sul perimetro della sala, soluzione che ha permesso da un lato di non toccare le delicate pareti, dall’altro di evitare la presenza di canaline per il passaggio dei cavi elettrici a pavimento. per la grande opera ‘i funerali dell’anarchito pinelli’ è stata pensata un’ulteriore illuminazione dedicata: oltre a catenaria, è stato installato frontalmente un binario microtraccia con trentotto sagomatore, l’ottica che permette di inquadrare l’opera con estrema precisione. il risultato è stato un percorso espositivo suggestivo, che permette al visitatore di leggere e comprendere le straordinarie opere in esposizione e fruire delle peculiarità architettoniche dello spazio.

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